Sempre colpa dei vandali...non identificati!
Questa è la mail di risposta che Trenitalia mi ha inviato ieri, 9 ottobre 2013, per un reclamo che io ho sollevato il giorno 22 settembre 2013. Adesso vi racconto bene com'è andata:
Il 22 settembre scorso mi sono ritrovata in una situazione incredibile, ma che purtroppo tutti noi pendolari viviamo a ripetizione, come in un perpetuo dejà vu.
Classica scena: Roma Termini, treno delle 11.07 per Nettuno molto affollato, tutti i passeggeri seduti, ma il treno non parte. E non parte per un bel po'. Siamo tutti lì seduti ad aspettare lo spirito santo, senza che nessun capotreno, macchinista, altoparlante dica qualcosa su questo treno-fantasma!
Finché, dopo un quarto d'ora, una voce computerizzata da lontano annuncia che il treno non è più quello, ma bisogna andare al binario 26, perché un altro convoglio sta partendo praticamente nel giro di un minuto.
CAPIRAI: gente che non ha sentito che chiede informazioni ad altri che pure non hanno sentito; un via vai di persone che si alzano e vagano confuse per i vagoni; un passaparola frenetico ma pure inconsapevole di informazioni; se non fosse che....le porte non si aprono: ci hanno chiusi dentro!
E mentre la folla si accalca sull'unica porta aperta, QUATTRO O CINQUE MACCHINISTI, CAPOTRENO, TECNICI DELLE FERROVIE se ne stanno tutti seduti o appoggiati ad una macchinetta delle ferrovie e fumano e guardano questa scena con un menefreghismo, una spocchia, un'indifferenza, una svogliatezza inaudite!
Cioé: noi ad ammazzarci per scendere da quell'unica porta, senza sapere dove andare, e questi che fumavano e ridevano e ci guardavano. Ma il peggio è che FACEVANO FINTA DI NON SENTIRCI! In tanti gli facevamo domande, per capire cosa stesse succedendo, per sapere dove andare, e loro niente, continuavano a fumare, a guardarci senza rispondere, senza calcolarci proprio!
C'avevo una voglia di dargli quattro calci nel culo!
Fatto sta che, seguendo la massa, senza sapere niente di niente, ci siamo messi a correre verso il binario 26: chi è pendolare come me SA dov'è il bianrio 26: è l'incubo di tutti i viaggiatori! sta all'estremità più estrema di Roma Termini!
E lì tutti a correre, chi con la borsa, chi con la valigia, chi con i nonni, chi con i bambini ... un casino!
Finché, giunti finalmente e accorati al binario 26 ... il treno c'era, ma le porte erano tutte chiuse, senza un capotreno, senza una voce che dicesse qualcosa! NIENTE: ci hanno chiusi fuori!
Sapete quanto tempo siamo rimasti lì, sulla banchina, a guardare quelle porte chiuse: 40 minuti.
Il colmo di questa storia? In realtà è doppio:
1. era domenica, quindi passava un treno ogni due ore, quindi io mi sono scapicollata dalla Nomentana fino a Termini di corsa per poi partire con più di un'ora di ritardo. E come me tutti gli altri.
2. la spiegazione di Trenitalia è ESILARANTE, perché le cose non sono andate come dicono loro, ASSOLUTAMENTE.
QUINDI: GRAZIE TRENITALIA PER LA FACILITà CON CUI CI PRENDI QUOTIDIANAMENTE PER IL CULO, ANCHE VIA MAIL.
Di seguito, il testo integrale della risposta ricevuta:
Gentile
Cliente,
dando
riscontro alla sua e-mail, la informiamo che il 22
settembre è stato necessario sostituire il materiale del
treno R21885 in quanto persone non identificate hanno manomesso il
freno di emergenza. L’atto vandalico ha anche determinato anomalie
all’apparato di apertura delle porte.
Poiché
l’intervento tecnico non ha dato buon esito è stato necessario
reperire un altro convoglio ed il treno è partito da Roma Termini
con 38 minuti di ritardo.
Spiacenti
per le l’accaduto, intendiamo rassicurarla
sull’importanza che questa Direzione attribuisce alla corretta ed
efficace informazione fornita alla Clientela, anche se non sempre il
nostro personale è in grado di trasmettere in tempo reale le
informazioni necessarie, in particolare quando si stiano
progressivamente attivando i provvedimenti necessari per arginare
criticità improvvise.
Dalle
registrazioni di bordo risulta comunque che l’anomalia è stata
comunicata ai viaggiatori con messaggi sonori già alle
11,08 e con ulteriori messaggi a seguire.
Cordiali
saluti.
Divisione Passeggeri Regionale Direzione Regionale Lazio Il Direttore