Devi stare molto calmo
Tante volte ci facciamo prendere dalle emozioni, che non sono sempre positive.
La rabbia, il rancore, il fastidio, la frustrazione: anche queste sono espressioni del nostro spirito.
Ogni tanto anche la nostalgia, che sarebbe un bel sentimento tutto sommato, può trasformarsi in qualcosa di pessimo per la nostra salute.
In quei momenti, quando l'emozione prende il sopravvento, ci ritroviamo a fare dei ragionamenti molto semplici, perché le sensazioni stesse sono semplici.
Allora vedo un indiano che sputa per terra, mi fa schifo, e penso che mi fanno schifo gli indiani.
Vedo un rumeno ubriaco al bar che mi fissa, ho paura, e penso che odio i rumeni.
Vedo un cinese che gestisce un bar, e penso che i cinesi stanno conquistando il mondo.
Vedo un italiano che ruba, ne sono indignata, e penso che tutti gli italiani rubano.
Ma dopo l'emozione viene il momento della riflessione, perché siamo esseri umani e non animali, e siamo dotati della capacità di ragionare su quanto ci accade.
Invito tutti quindi a ragionare, senza lasciarsi andare all'emotività o alle semplificazioni: a mio parere, non conta CHI vive a Lavinio, ma è fondamentale solo COME si vive.
Io mi sento osservata e infastidita ogni volta che passo davanti ad un bar pieno di uomini mezzi ubriachi che giocano a carte, bianchi o neri che siano. Questo mi accade anche a Lavinio, a pochi metri da casa, o arrivando alla stazione.
Ho visto tante persone di Lavinio, italiani con macchine italiane, gettare rifiuti per strada.
La stazione è sempre piena di ragazzini che fumano, rompono tutto, scrivono sui muri. E quelli sono i figli adolescenti di famiglie che vivono a Lavinio, e non immigrati.
I marciapiedi sono sempre ricoperti di macchine, di SUV, di furgoni: chi sono i proprietari?
Allora, torno a ripetere: non conta dove sei nato o di che colore hai la pelle, se sei uno stronzo rimani stronzo a prescindere.
E voglio aggiungere un'altra considerazione: sono dell'idea che le persone si adattino ai costumi locali, cioè si comportano come vedono comportarsi gli altri. Per esempio, quando vado in Veneto, non mi sogno minimamente di gettare nemmeno una carta per terra, perché nessuno osa farlo da quelle parti.
Quando prendo la macchina non bevo mai neanche una birra, perché lì ci sono autovelox ogni chilometro e postazioni dei carabinieri ad ogni angolo. Se guidi da ubriaco sei un coglione agli occhi di tutti.
E ancora: sono stata a Parigi, a Edimburgo, a Bologna e ogni volta mi sono adattata agli usi degli abitanti del luogo. Alcune volte degli sconosciuti mi hanno rimproverato per alcuni comportamenti che a me sembravano normali, ma che ai loro occhi erano incivili.
Quindi, mi viene da pensare (e lo penso da sempre) che a Lavinio le cose vanno male perché tutti si comportano male, o almeno la maggioranza di chi vi abita. O anche, e forse è una motivazione più plausibile, coloro che si comportano civilmente sono impauriti e non se la sentono di tirare su la testa.
Allora, ragioniamo su tutto questo, e non lasciamoci andare alle emozioni: nella vita ci vuole cuore, ma anche testa.
PS: in tanti ci siamo incazzati per i parcheggi disegnati sui marciapiedi. Eppure sono sempre occupati dalle macchine. Questo vuol dire che non gliene frega niente a nessuno dei pedoni, altrimenti non ci sarebbero state auto, con o senza strisce.
ciao Francesca trovare le parole è troppo semplice, trovare l'azione del Fare è più difficile, quindi invertiamo i fattori e Vedrai il Cambiamento
RispondiEliminaFrancesca hai perfettamente ragione in tutto ciò che scrivi e lo condivido in pieno,vengo da una famiglia che mi ha dato tanto e l'educazione il rispetto per gli altri è prevalso sempre ma adesso vedo solo tanta ineducazione e inciviltà e non c'è il senso del rispetto,ma è vero anche che non è ne il colore e neanche la nazionalità da cui proveniamo se esiste la civiltà è perchè ce l'hanno insegnata e ovunque andiamo ne andiamo fieri ma purtroppo tutto questo non esiste ed è un vero peccato.
RispondiEliminaPer me il primo passo, anche se minimo, sarebbe incazzarsi se si vede qualcosa che non ci piace. il mio è un invito a non semplificare i problemi: se Lavinio sta morendo non è colpa degli immigrati, ma dell'assenza di politiche di sviluppo e sociali. E del menefreghismo generale.
RispondiEliminaCondivido in pieno ciò che dice Francesca la colpa non è degli emigrati ma delle istituzioni dell menefreghismo totale a livello politico ma anche di noi cittadini che chiudamo gli occhi e non ci rispettiamo l'uno verso l'altro anche nei piccoli gesti e pensiamo che ci è tutto dovuto,io mi rendo conto che veramente non è solo lo straniero che non rispetta le regole anzi..mi sono trovata per varie circostanze a dover scontrarmi con dei cittadini del luogo e sapete qual'è stata la risposta? "Lo fanno gli stranieri allora lo faccio anche io!" Ma per favore ragioniamo con il nostro buon senso una volta e siamo più compatti a rispettare il nostro territorio e magari anche con la presenza dei cosiddetti politici di Anzio (visto che anche da Lavinio sono stati votati) perennemente assenti dal nostro territorio.
RispondiEliminaconcordo pienamente. Gli stranieri dicono: Ma lo fanno anche gli italiani!. Gli italiani dicono: Ma lo fanno anche gli stranieri! .... e qui no si finisce più!
RispondiEliminaIntanto sarebbe utile dare noi i buon esempio. So che sembrano solo parole, ma è davvero così. In una situazione in cui manca una cultura civica condivisa e manca un reale intervento delle istituzioni per la creazione di questa cultura civica, dare il buon esempio non è cosa da poco!
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