Fermata Lavinio Lido di Enea

Fermata Lavinio Lido di Enea
Allontanarsi dalla linea gialla

giovedì 7 novembre 2013

Siamo tutti demagoghi

Esplode epidemia di DEMAGOGIA a Lavinio

Un'ondata di demagogia ha invaso le strade della cittadina del Comune di Anzio. Ecco le foto dei casi più gravi:















Demagogia (dal dizionario Garzanti):

1. L'accattivarsi il favore delle masse popolari con discorsi semplici, ma privi di sostanza e con promesse che non si possono mantenere

2. forma corrotta di democrazia in cui i governanti fanno promesse e concessioni al popolo al solo fine di mantenere il proprio potere, anche a danno degli interessi dello stato 

MA DA OGGI POSSIAMO AGGIUNGERE UN ALTRO SIGNIFICATO:

3. mostrare al Sindaco del proprio paese delle foto raffiguranti immondizia per strada e denunciare dei disagi vissuti dalla cittadinanza.

--- Dopo vari tentativi falliti di contattare il Sindaco di Anzio e l'Ufficio Ambiente per segnalare che da settimane delle persone gettavano rifiuti sotto casa mia e in ogni angolo delle strade di Lavinio ( e lì restavano per giorni e giorni) ho deciso di inviare delle foto al Luciano Bruschini, sindaco di Anzio.

Ne è seguita un'accesa discussione che però è durata poco, perché non si può parlare poi molto con una persona che fa finta che i problemi di cui parli tu non esistano.

A quanto pare, le foto che vedete all'inizio dell'articolo non sono immagini di siringhe, immondizia, plastica, scarti, e la foto di un disabile costretto a transitare per strada perché i marciapiedi non sono idonei per la carrozzella ... NO! QUELLI SONO 4 SECCHI NERI PER STRADA, testuali parole del Sindaco usate sulla sua bacheca Facebook.

E io non stavo cercando di far notare al sindaco della mia città, che ricopre quella carica SOLO E SOLTANTO perché qualcuno come me l'ha votato, che in una zona da lui amministrata ci sono dei problemi da risolvere ... NO! IO STAVO FACENDO DEMAGOGIA!4

--- Non vi nascondo che mi è salito il sangue al cervello -- 


Allora, quello che mi viene da pensare è:
1. Quanta arroganza
2. Quanto menefreghismo
3. Quanto è deprimente vedere i politici che cambiano tono prima - durante - dopo la campagna elettorale.

Caro Sindaco e amministratori vari, non si fa così: perché io non vi voto e non vi voterò mai, ma c'è tanta gente che lo ha fatto, che crede in voi e vi dà fiducia, perché in campagna elettorale promettete grandi cose che poi non realizzate (demagogia). E così pubblicate foto delle bellezze del porto di Anzio, mentre le zone limitrofe sono abbandonate, piene di rifiuti e di povertà (demagogia). E poi organizzate feste e sagre della tellina in piazza ad Anzio, gloriandovi di fare attività sociali per la popolazione, mentre a Lavinio e zone limitrofe sono vuote, senza spazi di aggregazione per i giovani, né feste in  piazza (demagogia). E poi stampate e pubblicate manifesti che sottolineano quanto è bella ed efficiente la raccolta differenziata porta a porta, mentre a Lavinio e zone limitrofe non ci sono 4 sacchi neri per strada, ma cumuli di immondizie, buste di rifiuti in ogni angolo e cespuglio, siringhe (demagogia).

Caro sindaco, lei mi ha scritto che conosce ogni metro di Lavinio ...  e io ci credo ... infatti è scappato e non si fa più vedere!

Lei mi ha anche detto che ha fatto  tanto per Lavinio ... beh ... ne sono certa ... ma potrebbe elencarmi i fatti?

--- Quello che veramente mi fa incazzare non è neanche l'immondizia per strada, ma l'arroganza, l'ignoranza, la maleducazione con cui le istituzioni rispondono ai disagi della cittadinanza. Forse ad Anzio non si svegliano con 4 secchi neri sotto casa, davanti al cancello, però magari dovrebbero provare per vedere come ci si sente.

giovedì 10 ottobre 2013

Scuse inverosimili da Trenitalia

Sempre colpa dei vandali...non identificati!



Questa è la mail di risposta che Trenitalia mi ha inviato ieri, 9 ottobre 2013, per un reclamo che io ho sollevato il giorno 22 settembre 2013. Adesso vi racconto bene com'è andata: 

Il 22 settembre scorso mi sono ritrovata in una situazione incredibile, ma che purtroppo tutti noi pendolari viviamo a ripetizione, come in un perpetuo dejà vu.

Classica scena: Roma Termini, treno delle 11.07 per Nettuno molto affollato, tutti i passeggeri seduti, ma il treno non parte. E non parte per un bel po'. Siamo tutti lì seduti ad aspettare lo spirito santo, senza che nessun capotreno, macchinista, altoparlante dica qualcosa su questo treno-fantasma!

Finché, dopo un quarto d'ora, una voce computerizzata da lontano annuncia che il treno non è più quello, ma bisogna andare al binario 26, perché un altro convoglio sta partendo praticamente nel giro di un minuto.

CAPIRAI: gente che non ha sentito che chiede informazioni ad altri che pure non hanno sentito; un via vai di persone che si alzano e vagano confuse per i vagoni; un passaparola frenetico ma pure inconsapevole di informazioni; se non fosse che....le porte non si aprono: ci hanno chiusi dentro!

E mentre la folla si accalca sull'unica porta aperta, QUATTRO O CINQUE MACCHINISTI, CAPOTRENO, TECNICI DELLE FERROVIE se ne stanno tutti seduti o appoggiati ad una macchinetta delle ferrovie e fumano e guardano questa scena con un menefreghismo, una spocchia, un'indifferenza, una svogliatezza inaudite!

Cioé: noi ad ammazzarci per scendere da quell'unica porta, senza sapere dove andare, e questi che fumavano e ridevano e ci guardavano. Ma il peggio è che FACEVANO FINTA DI NON SENTIRCI! In tanti gli facevamo domande, per capire cosa stesse succedendo, per sapere dove andare, e loro niente, continuavano a fumare, a guardarci senza rispondere, senza calcolarci proprio!

C'avevo una voglia di dargli quattro calci nel culo! 

Fatto sta che, seguendo la massa, senza sapere niente di niente, ci siamo messi a correre verso il binario 26: chi è pendolare come me SA dov'è il bianrio 26: è l'incubo di tutti i viaggiatori! sta all'estremità più estrema di Roma Termini!

E lì tutti a correre, chi con la borsa, chi con la valigia, chi con i nonni, chi con i bambini ... un casino!

Finché, giunti finalmente e accorati al binario 26 ... il treno c'era, ma le porte erano tutte chiuse, senza un capotreno, senza una voce che dicesse qualcosa! NIENTE: ci hanno chiusi fuori!

Sapete quanto tempo siamo rimasti lì, sulla banchina, a guardare quelle porte chiuse: 40 minuti.

Il colmo di questa storia? In realtà è doppio:

1. era domenica, quindi passava un treno ogni due ore, quindi io mi sono scapicollata dalla Nomentana fino a Termini di corsa per poi partire con più di un'ora di ritardo. E come me tutti gli altri.

2. la spiegazione di Trenitalia è ESILARANTE, perché le cose non sono andate come dicono loro, ASSOLUTAMENTE. 

QUINDI: GRAZIE TRENITALIA PER LA FACILITà CON CUI CI PRENDI QUOTIDIANAMENTE PER IL CULO, ANCHE VIA MAIL.

Di seguito, il testo integrale della risposta ricevuta: 

Gentile Cliente,
dando riscontro alla sua e-mail, la informiamo che  il 22 settembre  è stato necessario sostituire il materiale del treno R21885 in quanto persone non identificate hanno manomesso il freno di emergenza. L’atto vandalico ha anche determinato anomalie all’apparato di apertura delle porte.
Poiché l’intervento tecnico non ha dato buon esito è stato necessario reperire un altro convoglio ed il treno è partito da Roma Termini con 38 minuti di ritardo.
Spiacenti per le l’accaduto,  intendiamo rassicurarla sull’importanza che questa Direzione attribuisce alla corretta ed efficace informazione fornita alla Clientela, anche se non sempre il nostro personale è in grado di trasmettere in tempo reale le informazioni necessarie, in particolare quando si stiano progressivamente attivando i provvedimenti necessari per arginare criticità improvvise.
Dalle registrazioni di bordo risulta comunque che l’anomalia è stata comunicata ai viaggiatori con messaggi sonori  già alle 11,08 e con ulteriori messaggi a seguire.
Cordiali saluti.


Divisione Passeggeri Regionale Direzione Regionale Lazio Il Direttore


mercoledì 9 ottobre 2013

Una Pessima Reputazione

Primi ... Fra gli ultimi




Le gloriose condizioni di Lavinio e la grandiosità della reputazione di questo paese sono giunte fino alle orecchie di MAMMA RAI: stasera (8 Ottobre 2013) siamo finiti pure su Ballarò, Rai3.

Certo, il paragone era un po' esagerato: i nostri trasporti regionali sono peggiori persino del treno a vapore, pensa in rapporto a quelli di HELSINKI!

La tratta Roma Nettuno è un INFERNO! 
La stazione di Lavinio e tutta l'area circostante FA SCHIFO!
Lavinio Stazione è abbandonata a sé stessa, e così il resto della nostra frazione: se non abiti a Lavinio Mare o Anzio SEI OUT! O meglio: NON CONTI NIENTE!

I pendolari se ne sono accorti; i turisti se ne sono accorti; la Rai se n'è accorta ... vediamo quando lo scopre pure il Sindaco, l'Amministrazione e Trenitalia!

Si aprono le scommesse .... 

mercoledì 2 ottobre 2013

domenica 22 settembre 2013

Calendario Raccolta differenziata

Ecco il calendario: 


La raccolta verrà effettuata dalle 21.00 alle 5.00

Invito tutti e tutte a visitare il blog Anzio Differenziata: non esitate a scrivergli e a fargli domande! http://anziodifferenzia.wordpress.com/


giovedì 22 agosto 2013

L'identikit del perfetto Incivile


L'Attila di Lavinio: dove passa lei non cresce più l'erba !


Ringrazio Andrea Bussi per la foto e per la segnalazione: continuiamo così!



L'identikit del perfetto INCIVILE:


Donna.
Tra i 65 e i 70 anni.
Aria distinta, un pelo menefreghista, tanto impunita.
Porta con sé 5/6 bustoni neri pieni di potature e li getta nei bidoni della spazzatura.
Poi si allontana a fari spenti, come una ladra: allora ce lo sai che hai fatto la cazzata!

Ore 21.25.
Siamo in Piazza del consorzio - angolo Via dei Giornalisti (dai, i secchioni quelli comodi che per buttare la spazzatura non devi manco scendere dalla macchina!)

E la signora non si ferma alla prima volta, ma ci ricasca per tre, quattro volte: è recidiva.

Impassibile: se le si fa notare il reato lei risponde:  "E che devo fare, da me li hanno tolti!"

................................  BRAVA LA SIGNORA ............................................

Ha vinto il premio di perfetta INCIVILE della storia!

Non siate stronzi: a questo già ci pensa chi si dovrebbe occupare della raccolta differenziata e non lo fa!


I rifiuti ingombranti NON VANNO GETTATI NEI CASSONETTI, ma basta chiamare il servizio di raccolta a domicilio, oppure basta recarsi nei tanti centri raccolta della nostra città: NON SIATE PIGRI! E' TUTTO GRATUITO!

I materiali che devono essere smaltiti in questo modo sono: rifiuti ingombranti, pezzi di utensili e macchinari, potature, ferro alluminio e acciaio, legno, plastica, indumenti

Ci sno due centri raccolta GRATUITI nella nostra zona, più un centro a Nettuno dove è possibile gettare OLII ESAUSTI E BATTERIE DEI VEICOLI. ecco i contatti:

- Via dell'Armellino, incrocio via Campana
N° tel: 06-98672008
Orari di apertura invernale:
dal lunedì al sabato ore 8.00-18.00
Orari di apertura estiva:
dal lunedì al sabato ore 8.00-19.00
Domenica 8.00-12.00


- Via Goldoni angolo via Verga
Orari di apertura invernale:
dal lunedì al sabato ore 8.00-18.00
Orari di apertura estiva:
dal lunedì al sabato ore 8.00-19.00
Domenica ore 8.00-12.00


-- Via Nettuno - Ciaterna, km 18.300 - Località Tre Cancelli
Orario: 
Lun - Sab: 8.00 - 12.00  e 15.00 - 18.00
Dom: 9.00 - 12.00


E DAI CAZZO! DIAMO IL BUON ESEMPIO! FACCIAMO UN FAVORE A NOI STESSI E AI NOSTRI COOMPAESANI: OGNI RIFIUTO AL POSTO SUO!



-- invito tutti a segnalare altri eventuali abusi, di tutti i tipi! --

--------- FACCIAMOLI NERI! -----


lunedì 19 agosto 2013

Keep Calm and ... Rifletti!

Devi stare molto calmo


Tante volte ci facciamo prendere dalle emozioni, che non sono sempre positive.

La rabbia, il rancore, il fastidio, la frustrazione: anche queste sono espressioni del nostro spirito.

Ogni tanto anche la nostalgia, che sarebbe un bel sentimento tutto sommato, può trasformarsi in qualcosa di pessimo per la nostra salute.

In quei momenti, quando l'emozione prende il sopravvento, ci ritroviamo a fare dei ragionamenti molto semplici, perché le sensazioni stesse sono semplici.

Allora vedo un indiano che sputa per terra, mi fa schifo, e penso che mi fanno schifo gli indiani.
Vedo un rumeno ubriaco al bar che mi fissa, ho paura, e penso che odio i rumeni.
Vedo un cinese che gestisce un bar, e penso che i cinesi stanno conquistando il mondo.
Vedo un italiano che ruba, ne sono indignata, e penso che tutti gli italiani rubano.

Ma dopo l'emozione viene il momento della riflessione, perché siamo esseri umani e non animali, e siamo dotati della capacità di ragionare su quanto ci accade.

Invito tutti quindi a ragionare, senza lasciarsi andare all'emotività o alle semplificazioni: a mio parere, non conta CHI vive a Lavinio, ma è fondamentale solo COME si vive. 

Io mi sento osservata e infastidita ogni volta che passo davanti ad un bar pieno di uomini mezzi ubriachi che giocano a carte, bianchi o neri che siano. Questo mi accade anche a Lavinio, a pochi metri da casa, o arrivando alla stazione.

Ho visto tante persone di Lavinio, italiani con macchine italiane, gettare rifiuti per strada. 
La stazione è sempre piena di ragazzini che fumano, rompono tutto, scrivono sui muri. E quelli sono i figli adolescenti di famiglie che vivono a Lavinio, e non immigrati.

I marciapiedi sono sempre ricoperti di macchine, di SUV, di furgoni: chi sono i proprietari?

Allora, torno a ripetere: non conta dove sei nato o di che colore hai la pelle, se sei uno stronzo rimani stronzo a prescindere.

E voglio aggiungere un'altra considerazione: sono dell'idea che le persone si adattino ai costumi locali, cioè si comportano come vedono comportarsi gli altri. Per esempio, quando vado in Veneto, non mi sogno minimamente di gettare nemmeno una carta per terra, perché nessuno osa farlo da quelle parti.
Quando prendo la macchina non bevo mai neanche una birra, perché lì ci sono autovelox ogni chilometro e postazioni dei carabinieri ad ogni angolo. Se guidi da ubriaco sei un coglione agli occhi di tutti. 
E ancora: sono stata a Parigi, a Edimburgo, a Bologna e ogni volta mi sono adattata agli usi degli abitanti del luogo. Alcune volte degli sconosciuti mi hanno rimproverato per alcuni comportamenti che a me sembravano normali, ma che ai loro occhi erano incivili.

Quindi, mi viene da pensare (e lo penso da sempre) che a Lavinio le cose vanno male perché tutti si comportano male, o almeno la maggioranza di chi vi abita. O anche, e forse è una motivazione più plausibile, coloro che si comportano civilmente sono impauriti e non se la sentono di tirare su la testa.

Allora, ragioniamo su tutto questo, e non lasciamoci andare alle emozioni: nella vita ci vuole cuore, ma anche testa.

PS: in tanti ci siamo incazzati per i parcheggi disegnati sui marciapiedi. Eppure sono sempre occupati dalle macchine. Questo vuol dire che non gliene frega niente a nessuno dei pedoni, altrimenti non ci sarebbero state auto, con o senza strisce. 

sabato 10 agosto 2013

Lavinio Tour

Accetterà? Mmmhhh: ai posteri l'ardua sentenza


Ho pensato che sarebbe bello poter far fare una visita guidata per le strade di Lavinio al Sindaco Bruschini. Immaginate la scena: il Sindaco che passeggia tra le vie ed è invitato a soffermarsi davanti ai secchioni dell'immondizia strabordanti, alle buche per terra, all'erbaccia in ogni dove, alla stazione distrutta ... 
Poi magari riusciamo ad incontrare anche qualche disabile in carrozzella che sfreccia sull'asfalto perché i marciapiedi sono inagibili.
E magari riusciamo a vedere anche qualche macchina che fa l'inversione a U sui binari del treno...se ci va bene sarà un'auto della Polizia!

Magari! 

In attesa di risposta, pubblico la mail che ho invitato all'Ufficio Comunicazione del Comune di Anzio e al Sindaco stesso, via Facebook -- non ho trovato il suo indirizzo sul sito.

CONTRIBUITE A FARE PRESSIONE AFFINCHE' IL TOUR POSSA AVVERARSI: NE VEDREMMO DELLE BELLE!

Continuate per leggere la mail .... 

lunedì 11 marzo 2013

Quello che chiamiamo degrado

E' colpa nostra

Sono lontana da Lavinio, ma non posso non pensare al mio paese. Anzi, forse proprio perché sono così lontana mi viene naturale fare il paragone.


Sono a Edimburgo e qui tutto funziona. Per me è un fatto eccezionale, per gli scozzesi è la normalità.

Edimburgo è una città piccola, come Lavinio. Ha tantissimi immigrati: indiani, italiani, messicani, cinesi. Proprio come a Lavinio.

Ma qui tutti sono uguali, nessuno si sente superiore o inferiore all'altro.


Tutti quando fumano spengono i mozziconi nei centinaia di posacenere piazzati ad ogni angolo delle strade.

Nessuno sputa per terra.
Tutti fanno la raccolta differenziata.
Lavano le strade ogni notte. Un po' ci pensa anche la neve.
I taxi sono tantissimi e costano pochissimo: le ragazze ed i ragazzi li prendono ogni sera per tornare dai pub e dalle discoteche.
Nessuno si sfracella su un albero con la macchina.
Gli autobus sono a due piani, hanno decine di posti a sedere, lo spazio dedicato ai passeggini, quello dedicato a chi è in carrozzella, quello dedicato alle valige ingombranti, quello dedicato ai giornali usati che vengono lasciati affinché altri li leggano.
Il biglietto costa 1 pound e 40 cents, cioè neanche 2 euro.

C'è sempre qualcuno che suona per strada e la gente non li guarda schifati, ma si ferma ad ascoltarli e gli lancia delle monete.


Come non pensare a Lavinio e al "degrado".


Quello che si chiama degrado non è altro che la conseguenza dell'abbandono da parte delle istituzioni e dei servizi. E' la conseguenza dell'egoismo, dell'isolamento e dell'inciviltà in cui ci siamo abituati a vivere. Ognuno dentro le sue quattro mura.


Non ce ne frega un cazzo di niente e di nessuno.


E' molto triste.


La cosa che mi rende più triste è pensare a Lavinio e al fatto che non mi vengono in mente immagini del genere.


Mi ricordo solo delle prostitute per strada, ce ne sono davanti al primo benzinaio che si incontra sulla Nettunense verso Aprilia, poi all'ingresso dello stradone di Sandalo di Levante, poi al secondo benzinaio che incontri, poi a Campo di Carne, poi all'ingresso di Via dei Giardini. Questo andando verso Roma


Penso a Lavinio e mi vergogno di come passano inosservati i tossicodipendenti che bazzicano la stazione, uomini e donne, giovani e adulti. Stanno lì, tutti noi lo sappiamo e non facciamo niente per loro. Non facciamo niente per noi, per quelli più giovani di me. Per i ragazzini delle medie che ogni mattina e ogni pomeriggio bazzicano pure loro la stazione.


Edimburgo cosmopolita. Lo è anche Lavinio: italiani, bulgari, romeni, indiani, pakistani, albanesi, marocchini e chissà quanti altri.

Ognuno nel suo ghetto. 
Ognuno nel suo negozio a cucinare kebab, vendere magliette taroccate, dispensare cibo sconosciuto.

Dove sono le donne?


Non ce ne frega un cazzo di niente e di nessuno.


Lavinio: paese minuscolo ma centrale, abitato da moltissime persone, con un enorme quantità di giovani e giovanissimi.


Un paese  fondato da emigranti, mio nonno e Vincenzo era uno di quelli. Mio nonno Armando era un emigrante. Tutti che calavano dal Nord o che scalavano l'Italia dal Sud per trovare un misero posto nel'agro pontino.


Nessuno forse se lo ricorda più.


A tanta gente non piace viaggiare, ma forse non dovrebbe essere una scelta facoltativa, dovrebbe essere obbligatorio. Solo viaggiando ci si rende conto di quanto facciamo pietà nei confronti del resto del mondo.


Per esempio di Edinburgo che ha fatto delle sue piccole dimensioni, della sua pluralità culturale, dei suoi giovani studenti e lavoratori una virtù di cui andare fiera e da cui trarre profitto. Non una vergogna.



martedì 22 gennaio 2013

Passa il tempo, le buche no!

Cos'è, un colabrodo???

Foto di Claudia Vantaggiato
 Il 30 aprile del 2012 - quindi molti mesi fa - avevo fotografato le buche che puntellano via di Valle Schioia dalla Stazione di Lavinio fino a Via Silvio Pellico. Poi ne avevo fatto un video che descriveva tutta la bellezza, l'estetica sopraffina delle nostre strade.
Qui potete rigiardare il vedeo:

http://www.viverealavinio.blogspot.it/2012/04/collezione-di-buche.html

Adesso, a distanza di quasi 10 mesi, Claudia Vantaggiato ha scattato queste foto: trovate la differenza!

Clicca su CONTINUA A LEGGERE per guardare tutte le foto...