A tutti coloro che, come me, vivono da anni in questo paese chiamato Lavinio. A tutti quelli che, scendendo dal solito treno Roma-Nettuno, si fermano alla stazione Lavinio Lido di Enea. A tutti i miei vicini di casa che pensano che questo paese è di tutti e di nessuno. A chi durante la colazione al bar, il pranzo o la cena coi parenti, parla per ore di tutto quello che non funziona a Lavinio. A tutti voi dedico il mio blog e a tutti voi chiedo di dire la vostra opinione.
Fermata Lavinio Lido di Enea
giovedì 8 marzo 2012
Tratta Roma - Nettuno: benvenuti sul treno di Caronte
Oggi il treno Roma - Nettuno delle 18.07 è rimasto fermo alla Stazione di Padiglione per almeno 20 minuti. Causa: il treno proveniente da Nettuno si è bloccato alla stazione di Marechiaro per un guasto.
O almeno così ho capito io che ero proprio su quel treno, perchè in quel lasso di tempo in cui noi passeggeri siamo rimasti fermi a Padiglione non abbiamo sentito lanciare né un messaggio vocale dalle Fs, né abbiamo visto passare un controllore che ci spiegasse la situazione.
Come le tante altre volte in cui è successa la stessa cosa, si è alzato un gran vociferare di leggende sull'ipotetica causa dell'intoppo, mentre la maggior parte dei passeggeri telefonava a qualcuno per farsi venire a prendere, oppure fumava nell'attesa.
Se anche voi, come me, siete assidui frequentatori della tratta Roma -Nettuno non sarete certamente dei novellini e di situazioni del genere ne avrete viste veramente tante, tutti i giorni. Ve ne ricordo alcune:
- ritardi di minimo dieci minuti su un tragitto per cui se ne impiegano cinquanta;
- blocchi del treno in piena campagna per un tempo indeterminato senza che nessuno si degni di comunicare qualche notizia;
- sopressione di treni senza che se ne abbia avuta comunicazione;
- aria condizionata che non funziona: o troppo calda o troppo fredda o non esiste
- pessime condizioni dei vagoni, dei sedili, dei vetri, dei bagni!
Qual è la soluzione a tutto questo?
Ogni transazione commerciale prevede che il cliente offra una determinata somma per avere in cambio un bene o un servizio che equivalga, in valore, alla somma versata.
Questa è la prima legge fondamentale su cui si basano tutti gli scambi su cui regge il mondo, il mercato, il sistema economico.
Alla luce di tale fondamento, come leggere lo scambio che noi pendolari stabiliamo con Trenitalia ogni santo giorno della nostra vita?
E' uno scambio equo? La somma è sufficiente per pagare il servizio? Il servizio vale la somma versata? Il cliente è soddisfatto?
A voi la risposta.
E a voi un'altra domanda: se esistesse un servizio ferroviario alternativo, magari privato, che costasse di più ma che fosse efficiente, cambiereste gestore?
Il fatto che esista un monopolio dei trasporti ferroviari è qualcosa di giusto o è un sopruso verso le libertà di scelta del cittadino?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
la condizione di monopolio in cui versa la rete dei trasporti ferroviari di fatto ci imbavaglia declassando le giuste proteste in sterili lamentele che non colpiscono in alcun modo i responsabili di questo schifo di servizio a cui siamo obbligati! E' assurdo che, per ottenere il rispetto di semplici prestazioni nonchè la tutela di diritti fondamentali, i pendolari abbiano quale unico strumento quello di rivolgersi ad un giudice sostenendo in primo luogo le spese legali e rimettendosi ai tempi lunghi ed incerti della giustizia italiana. Dobbiamo poter avere la possibilità di scegliere di lasciare quelle carrozze agli unici soggetti che sono in grado di ospitare: gli animali.
RispondiEliminaCiao ragazzi sono Marco e anche io come voi faccio uso del treno ( caronte) ma vi confido che non nutro nessuna speranza x il futuro di noi pendolari, investimenti non ne fanno , i soldi li trovano solo x tratte ad alta velocita' dove ce' molto profitto , poi bisogna aggiungere che piu la meta dell' utenza non paga il tiket , quindi ecco la mia conferma che migliorie non ce ne saranno di certo. Mi rimane di sperare nella decenza di noi utenti nel non distruggere quello che ci e' rimasto o che ci hanno lasciato .......
RispondiEliminaSicuramente una delle primissime cose da fare è guardarsi intorno e se si vede qualcuno che danneggia i vagoni si deve intervenire, soprattutto per quanto riguarda la sporcizia che i passeggeri lasciano nei vagoni (resti di frutta e cibo, cartacce, bottigliette d'acqua).
RispondiEliminaPurtroppo il singolo spesso è impaurito e non ha il coraggio di intervenire, ma bisogna farlo.
Un giorno ero sulla banchina di Lavinio stazione ad aspettare il treno e affianco a me c'era un signore che faceva i suoi bisogni sul muro...ed ero io a sentirmi imbarazzata, ve lo posso assicurare. ma alla fine ho preso coraggio e gli ho detto la mia.
Non bisogna aver paura di intervenire, la stazione, le strade, i treni sono cose nostre, di tutti. è nostro interesse che siano vivibili.